Turismo Firenze, conoscere la città
Poche città al mondo presentano una personalità complessa come quella di Firenze. Una visita di pochi giorni o addirittura di un giorno solo, come avviene soprattutto nel turismo scolastico, consente di avere una prima impressione della città e di ammirare frettolosamente qualcuna soltanto delle sue innumerevoli bellezze.
Non permette invece di penetrare nella personalità della città, in quella del passato come in quella del presente, in quella di pietra come in quella degli uomini. Per sperare di capire l'anima profonda della città e di esserne eventualmente conquistati sono perciò necessarie visite di qualche giorno e ripetute nel tempo.
Per i più Firenze è la città dell'arte, un luogo in cui il bello appare di casa. E in effetti, se si pensa che circa un decimo dei beni artistici nazionali, per quanto valgono queste valutazioni, è concentrato a Firenze, questa diffusa impressione appare ben fondata. Anche un visitatore moderatamente acculturato o comunque non distratto nota immediatamente quanto ampia sia l'area in cui si distendono le numerose chiese, i palazzi pubblici o privati di rilevante interesse, le strade in cui l'omogeneità del tessuto edilizio ed il leggero e ripetuto altalenare dei tetti si trasformano in prospettive inconfondibili.
Quella vasta area corrisponde a quella superfice racchiusa nella terza e più ampia cerchia di mura, costruita tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento (gli anni di Dante, di Giotto, di Arnolfo di Cambio), quando la città con i suoi centomila abitanti, era una delle quattro o cinque metropoli d'Italia e d'Europa. Di quella cerchia restano soltanto, per le demolizioni della seconda metà dell'Ottocento, al tempo della Firenze capitale, il tratto di Oltrarno, quasi integro, e, di qua d'Arno, la torre della Zecca e le tre porte rimaste isolate nelle piazze create lungo i viali di circonvallazione.
Cenni storici
La città di Firenze fu fondata da Cesare con il nome di Florentia, alla confluenza del Mugnone con l'Arno. La pianta a scacchiera, tipica romana, rimase invariata anche per tutto il periodo medioevale, fino alla costruzione della seconda cinta di mura, nel 1172, a seguito della quale Firenze si estese anche sulla riva sinistra dell'Arno, collegata alla parte vecchia da numerosi ponti tra cui il famoso Ponte Vecchio, con caratteristici negozi orafi. Nel XV secolo Firenze passò sotto la Signoria dei Medici, ricchissimi banchieri, che divennero Granduchi di Toscana. Firenze e tutta la regione rimasero sotto il dominio dei Medici per tre secoli durante i quali la città raggiunse il suo massimo splendore dal punto di visto artistico, culturale, politico ed economico.Al Granducato dei Medici successe, nel XVIII secolo, quello dei Lorena, fino al 1860, anno in cui la Toscana entrò a far parte del regno d'Italia, di cui Firenze fu capitale dal1865 al 1871. La città è la patria di personaggi illustri come Dante, Machiavelli, Boccaccia, e Galileo Galilei e conserva le opere di grandi artisti come Michelangelo, Donatello, Brunelleschi, Botticelli e Giotto.
Nel centro storico ritrova il patrimonio artistico e culturale di Firenze, tra i maggiori del mondo. Il cuore della città è Piazza del Duomo, dove si trovano il Campanile progettato da Giotto, il Battistero e Santa Maria del Fiore, il Duomo di Firenze, alla cui costruzione hanno contribuito vari artisti tra i quali Arnolfo di Cambio e Filippo Brunelleschi.
La Firenze attuale
Esistono alcuni aspetti della Firenze attuale che sfuggono spesso anche ai visitatori più attenti, per non dire, in qualche caso, ai fiorentini stessi. Se Firenze è infatti una città d'arte, non è questo soltanto, non è una città-museo, ma una città viva e ricca di cose da scoprire, non esclusa la cucina, che si caratterizza per la sua sobrietà, la sua essenzialità,le sue tradizioni turistiche, e nella quale i pezzi di qualità sono la bistecca e gli ottimi vini della regione.E non vogliamo riferirci, parlando di cose da scoprire, a quei settori dell'artigianato e del commercio connessi in primo luogo, o almeno in parte, col turismo, e pur importanti, come la moda, negli ultimi anni tuttavia in crisi a favore di altre città, o come l'oreficeria di Ponte Vecchio e vie adiacenti, o come la produzione e vendita di ricami e di oggetti di pelle e di paglia, o come certi settori artigianali di qualità, ultimi eredi di un gloriosissimo passato artigiano (si pensi ai falegnami restauratori), o come i molti negozi di antiquariato.
Vogliamo piuttosto riferirci a Firenze come città degli studi e della ricerca. Non pensiamo soltanto, nel dire questo, agli studi ed alla ricerca nei più noti settori umanistici, che pur sembrano così congeniali ai caratteri storici della città, ma anche al settore scientifico.
A Firenze opera infatti, insieme alle facoltà scientifiche dell'Università, una rete di tutto rispetto di enti pubblici di ricerca: area CNR, con una decina di istituti; Osservatorio astronomico Arcetri; una sezione dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; Istituto nazionale di Ottica; Istituti sèperimentali del ministero dell'Agricoltura e Foreste.
Per chi sia interessato alla scienza ed alla storia della scienza, Firenze offre un Orto Botanico e Museo, un Museo di Storia della scienza e il Museo de 'La Specola', del quale si segnala soprattutto una nutrita collezione di modelli anatomici in cera.