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Il salone dei Cinquecento a Firenze si trova all'interno di Palazzo Vecchio che da secoli è la sede delle istituzioni cittadine. Il cuore monumentale e politico di Palazzo Vecchio è il Salone dei Cinquecento, uno dei più ampi e preziosi d'Italia.

Fu fatto costruire nel 1494 da Girolamo Savonarola che aveva rimpiazzato i Medici alla guida di Firenze e qui volle tenere le riunioni del Consiglio Maggiore della Repubblica, composto appunto di 500 membri. Firenze diventa capitale d'Italia nel 1865; la decisione venne presa un anno prima con la Convenzione di Settembre, firmata a Parigi con Napoleone III. Una decisione politica che aveva anche un valore simbolico.

Trasferire la capitale da Torino a Firenze significava infatti non trasferirla a Roma e quindi salvaguardare lo stato pontificio. I primi di febbraio del 1865 Vittorio Emanuele II arriva ufficialmente a Firenze e si sistema a palazzo Pitti nel palazzo della Meridiana. Governo e parlamento ebbero invece qualche difficoltà a trovare posto ma in pochi mesi spendendo solo nove milioni tutto il trasloco venne fatto.

Dal 1865 al 1871 il Salone dei Cinquecento ospiterà le riunioni del Parlamento Italiano ma soprattutto Firenze sarà costretta a rivedere il suo aspetto sociale ed urbanistico sotto la pressione di almeno 20.000 nuovi arrivi in città che allora contava circa 150.000 abitanti.

Il Salone dei Cinquecento colpisce per la sua immensa bellezza dovuta agli addobbi, alle statue ai dipinti posti sulle pareti laterali ed ai bellissimi soffitti a cassettoni.

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