Museo Archeologico Firenze

Il Museo Archeologico è situato nel Palazzo della Crocetta costruito nel 1620 da Giulio Parigi per la granduchessa Maria Maddalena d'Austria, ha l'ingresso in via della Colonna vicino a Piazza Santissima Annunziata e contiene una delle più importanti collezioni d'arte etrusca del mondo. Il Museo è tra i principali del mondo per quanto riguarda l'arte e la civiltà etrusca e contiene anche molte e belle opere d'arte greche ed egizie (la sezione egizia è la più importante in Italia dopo quella di Torino).

Al primo piano è situato il Museo Egizio, che è il secondo per importanza dopo quello di Torino. Il museo subì danni dovuti all'alluvione del 1966; venne successivamente restaurato ed oggi è in grado di riproporre al pubblico i suoi tesori.

Il museo venne fondato nel 1870 nell'ex convento delle Monache di Foligno in via Faenza raccogliendo collezioni etrusche, lorenensi e medicee provenienti dagli Uffizi che comprendevano marmi, monete, gemme e bronzi un tempo appartenenti a Cosimo il Vecchio ed a Lorenzo il Magnifico. Successivamente, in particolar modo con Cosimo I, le collezioni si arricchirono di reperti Etruschi tra cui la famosissima Chimera d'Arezzo e l'Idolino.
Successivamente dopo la fine della dinastia dei Medici succedettero i Lorena che arricchirono le collezioni e le spostarono all'interno degli Uffizi da dove vennero poi prelevate nel 1870 per essere posizionate nel convento delle Monache di Foligno ed infine nel 1880 vennero definitivamente collocate nell'attuale Palazzo della Crocetta.
Nel 1898 venne inaugurato il Museo Topografico dell'Etruria opera di Luigi Adriano Milani che volle raccogliere i reperti provenienti da varie arie dell'Etruria al fine di documentare, con un percorso ricco di opere d'arte e di reperti, la storia e la cronologia di questa cultura.
Nel 1932 venne inaugurata la Galleria in fac-simile della pittura Etrusca che espone copie di affreschi tombali esistenti nel territorio Etrusco e nelle necropoli dell'Etruria Laziale. Nel 1950 venne riorganizzato, arricchito con altre donazioni ed ampliato anche nel palazzo degli Innocenti. L'alluvione di Firenze del 1966 danneggiò pesantemente le esposiaioni del pian terreno che sono state ristrutturate ma non ancora ripristinate nelle sale di esposizione.

Dove Siamo

Commenti

Bel museo

Visitato in un paio di ore anche se per gli amanti ce ne vogliono almeno 4... Bei reperti, ben tenuto e curato.

Anonimo

ORARIO LIMITATO

Non credete sia meglio avere un orario più esteso, utilizzando anche dei volontari se necessario? Grazie

Anonimo

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